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"Quando si cade nel baratro della dipendenza da droghe, a volte gli amici sono fondamentali per risalire". Lo ha detto Francesco Sarcina, frontman del gruppo musicale Le Vibrazioni.

Nel suo caso fu una telefonata proprio con il suo amico J-Ax: “Mi ricordo che lui aveva già fatto outing su questo argomento, allora l’ho chiamato: ‘Senti, ho bisogno di capire come si fa‘. Lui mi ha detto: ‘Mi fa piacere che mi stai chiedendo questo: preparati perché dovrai chiuderti in casa e fare un percorso lungo e complicato. Non ne esci facilmente, ti rimane il demone dentro’. Il demone va via e si trasforma, è una lotta che dura da anni“.

La vita del cantante è stata segnata da questo doloroso capitolo che l’ha portato a cadere e rialzarsi a fatica. Finito nella dipendenza da droghe e stupefacenti vari, è riuscito a rinascere grazie all’aiuto del suo amico-collega che lo ha indirizzato verso strutture specializzate di sostegno psicologico.

Lo racconta nella sua autobiografia Nel mezzo (e-book pubblicato da Sperling & Kupfer). Racconta momenti drammatici: 

“Vivevo in un quartiere popolare ma non è che facessi uso di droghe all’inizio. Ho cominciato con le tipiche cose da teenager, ma il problema era la mentalità, per cui diventava normale parlare di stupefacenti. Gli abusi sono arrivati dopo perché c’è stato un sommarsi di cose e situazioni“.

I motivi dell’avvicinamento dei ragazzi alle droghe sono vari: alcune sono facilmente reperibili e a basso costo e il loro utilizzo è incentivato in modo sistematico e organizzato da chi la vende; poi c’è lo spirito di emulazione nel gruppo, si inizia a fumare sempre in compagnia di qualcuno, poi la curiosità, la necessità di compiere “un salto” per chi già fuma sigarette o beve alcolici. Molti giovani che non vanno d’accordo con i genitori oppure non parlano in famiglia, spesso, si fidano più dei propri amici. Se questi consumano già droghe, spesso li spingono a imitarli. Altri hanno rivelato che hanno iniziato ad assumere droghe per far fronte a disagi psicologici, come ansia, rabbia, depressione, noia. Dice Francesco Sarcina: 

“Le mie origini, il rapporto con mio padre, l’abbandono di mia madre, le mie dipendenze dal sesso, l’abuso della droga soprattutto in alcuni momenti della mia vita, di quando mi sono sentito totalmente perso. E poi c’è la musica”. Perché, come scrive nella postfazione al libro Paolo Ruffini: qui si «parla di famiglia, di quando si smette di essere figli e si diventa padri e del fatto che non tutti i fallimenti sono errori. Sono solo particelle di vita, che ci aiutano a essere quello che siamo». E dove la verità sta nel mezzo.

Francesco toccò il fondo quando, nella sua vita, entrò una persona soggetta alla medesima dipendenza:

“Ho rischiato l’overdose per colpa di un’altra persona, sono caduto in un buco nero. Me la sono ritrovata in overdose, io non ho rischiato la vita ma ho visto la morte in faccia”.

L’outing delle persone famose su questi temi sensibili è di grande importanza perché dimostra che con il sostegno psicologico adeguato si può uscire dalla dipendenza da droghe e riprendere in mano la propria vita. 

Riprendi il controllo della tua vita,

libero dalla dipendenza.

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