Effettivamente gli elefanti non reggono l’alcol. La scienza ha confermato una vecchia leggenda metropolitana: non hanno il gene che serve per farlo. – Il Post

 

L’uomo divenne sedentario per produrre birra? Una passione per l’alcol che dura da oltre 13mila anni. – NewSicilia

Che cosa hanno in comune le due notizie?

La ricerca dei meccanismi biologici con cui agisce l’alcol e del motivo per cui piace. Molto si conosce già e molto rimane da capire.

Pare che nutrirsi di frutta fermentata abbia prodotto migliaia di anni fa cambiamenti metabolici e nuovi comportamenti. L’alcol apporta molte calorie, quasi il doppio degli zuccheri, produce sensazioni corporee effetti psichici piacevoli come l’euforia ed è veicolato da composti che hanno gusti gradevoli: riuscire a metabolizzare l’alcol amplia le possibilità sia di nutrirsi sia di ricavare piacere dal cibo.

E alcune specie, tra cui l’Uomo, ci sono riuscite, grazie a una mutazione genetica; non però gli Elefanti, a cui basta pochissimo alcol per stare male. Da notare che ancora oggi ci sono nell’Uomo differenze genetiche ben conosciute sul metabolismo dell’alcol per cui gli orientali lo sopportano meno degli occidentali e le femmine meno dei maschi.

Perché al uomo piace la birra?

Sulla birra però i pareri sono discordanti: per la Northwestern University di Chicago piace perché contiene alcol, per l’Indiana School of Medicine è il sapore che produce un massiccio rilascio di dopamina, la molecola del piacere e della dipendenza. In ogni caso, la birra, all’Uomo, piace. Peccato per gli Elefanti.

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