L’uso delle droghe può cominciare a scuola. Molte volte dentro di essa, dentro i bagni delle medie o del liceo durante quel quarto d’ora di ricreazione. Poi si continua fuori. All’uscita della scuola, con quella voglia di provare di più, di andare oltre la sigaretta.

Visto l’uso sempre più frequente delle droghe a scuola sono molte le scuole italiane che hanno deciso di dire no alla droga, con iniziative di prevenzione e tanti i progetti anche se le risorse messe in campo sembrano sempre non bastare.

E’ inoltre stata pubblicata la direttiva ‘scuole sicure’ dal Ministero dell’Interno, promossa per controllare e prevenire lo spaccio di droga, per cui si sono stanziati 2,5 milioni di euro per finanziare i controlli antidroga negli istituti scolastici, direttiva che però ha scatenato non poche polemiche in quanto considerate azioni prettamente repressive e non preventive.

Il problema è sempre più frequente ed allarmante. L’ultima relazione dell’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze (dati 2018) mostra che la percentuale dei ragazzi che fanno uso di sostanze è rimasta praticamente la stessa. La relazione al parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, del 2017, ci dice che il 25,3 per cento degli studenti ha fumato cannabis almeno una volta nell’ultimo anno, l’11 per cento ha fatto uso di cannabinoidi sintetici, il 3,5 per cento di nuove sostanze psicoattive, il 2,2 per cento di cocaina, l’1,1 di eroina.

Come capire se un figlio fa uso di droghe?

Questa è la domanda che più frequentemente i genitori si pongono. La risposta è che non esiste un modo facile e sicuro per saperlo. Perché l’effetto della droga potrebbe essersi esaurito prima che voi riuscite a fare un test sulle sue urine o perché l’effetto non è così evidente e non via accorgete di nulla. Anche nel caso ci fosse un considerevole cambiamento del comportamento, ciò potrebbe essere causato da qualche altro motivo.

Un genitore attento nota di sicuro nel proprio figlio un seppur minimo improvviso cambiamento e questo potrebbe essere un segnale di qualche cosa che non va.

Questi cambiamenti potrebbero essere:

  • Un comportamento insolito o in qualche modo strano
  • Lunghi silenzi, broncio o irascibilità verso gli altri
  • Improvvisi sbalzi di umore
  • Pochissima disponibilità a parlare e a stare in famiglia
  • Richiesta di denaro
  • Diminuzione del rendimento scolastico, svogliatezza o tendenza a marinare la scuola
  • Abbandono delle normali attività svolte regolarmente, per esempio uno sport
  • Cambio di amicizie,apparentemente inspiegabile e repentino passaggio ad un nuovo gruppo di amici
  • Cambiamenti nell’aspetto fisico, per esempio occhi arrossati, ecc.
  • Disturbi alimentari, fame improvvisa
  • Mancanza di energia, stanchezza persistente

Ma attenzione a non trarre conclusioni affrettate!

Cercate di pensare ai vari motivi che potrebbero aver causato un cambiamento nel comportamento di vostro figlio. Sarà un momento di crescita fisica particolarmente intenso, o saranno cambiamenti dovuti alla pubertà? Ha dei problemi a scuola o con gli amici? Ci sono particolari situazioni in famiglia che potrebbero preoccuparlo o comunque influenzare il suo comportamento? Ricordate che ci sono un’infinità di motivi oltre alla droga che potrebbero essere la causa di tali cambiamenti.

E’ bene quindi affrontare il problema allo stesso modo in cui si affronterebbe qualsiasi altra situazione che potesse causare preoccupazioni per il benessere di un figlio in questa età. In tal modo non incorrerete nell’errore di trarre conclusioni affrettate che potrebbero essere sbagliate e potrebbero compromettere il rapporto con vostro figlio.

Come affrontare l’argomento sulla droga con il figlio?

Per iniziare con vostro figlio il discorso sulla droga è necessario che tra di voi ci sia una certa confidenza. La reazione di vostro figlio dipenderà in larga parte dal modo in cui voi affronterete l’argomento.

  1. Informatevi prima di tutto sull’argomento, in modo da sapere bene ciò di cui state parlando.
  2. Cercate soprattutto la comunicazione ed evitate il terzo grado. Un interrogatorio non vi darà certo delle risposte.
  3. Cercate di affrontare la discussione in un momento in cui entrambi siete in uno stato d’animo favorevole. Trovare un momento di intimità.
  4. Dite qualche cosa che possa introdurre l’argomento in un modo semplice; per es. “Ultimamente non mi sembri più te stesso. Poi dirmi come ti senti?”
  5. Cercate di rendergli facile confidarsi con voi. Potete cominciate parlando di qualcun altro che conoscete, in modo che vostro figlio si renda conto che siete disposti ad ascoltare e capire. Potreste dire per esempio: “Una mia amica mi ha raccontato che sua figlia fuma spinelli. E’ molto preoccupata. ”

Cosa fare se scoprite che vostro figlio si droga?

Non agite impulsivamente! Prendete tempo, cercate di calmarvi se siete sconvolti e analizzate bene ciò che sta accadendo. Una reazione forte causata dalla paura è piuttosto frequente ma non aiuta di certo. Non umiliate vostro figlio e non sgridatelo. Il rischio è che una dura litigata non faccia altro che allontanarvi e rovinare il vostro rapporto.
Ricordate che molto spesso i giovani fanno uso di droga solo per provare qualche cosa di nuovo. Provare una droga non significa essere tossicodipendente. Nella maggior parte dei casi la dipendenza da droga si ha dopo un utilizzo prolungato e regolare di essa.

Quindi?

La soluzione è parlare, e continuare a farlo!

E se vi accorgete di avere bisogno di aiuto e supporto nell’affrontare questi temi chiedete l’aiuto di uno specialista nella cura delle dipendenze.

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