Il primo passo nel percorso di recupero è ammettere di avere un problema, il secondo è dimostrarsi disponibili ad accettare o ricevere aiuto.

Per molte persone, riconoscere di avere cattive abitudini non è difficile, ma trovare la motivazione per affrontare la propria dipendenza può essere duro. Ciò è particolarmente vero per le persone attive, che, anche se consapevoli di avere un problema, spesso non lo trovano abbastanza serio da iniziare a curarsi. 

In che modo si motivano le persone a curarsi?

La dipendenza è una malattia che dura tutta la vita, quindi nella motivazione alla cura ci sono due momenti fondamentali: uno per iniziare il percorso di recupero e l’altro per rimanerci. Avere la giusta motivazione e mantenerla nel tempo è un aspetto chiave per superare la dipendenza. Affinché la motivazione sia reale, è necessario credere sinceramente che i benefici del recupero siano superiori ai relativi costi. 

Motivazione intrinseca

Uno degli strumenti più efficaci verso la guarigione è la motivazione intrinseca, ovvero l’essere motivati a fare qualcosa solo per se stessi. Ad esempio, voler smettere di bere alcol perché il proprio fegato evidenzia dei danni e si vuole quindi intervenire per migliorare la propria salute, per il proprio bene. Gli studi dimostrano che le persone dotate di motivazione intrinseca hanno maggiori probabilità di superare la loro dipendenza perché è la più forte e duratura. Le persone minacciate o costrette a curarsi sono invece generalmente destinate ad una guarigione meno efficace. 

Affetti personali

Per alcune persone, avere un elemento esterno su cui fare leva è necessario per trovare la giusta motivazione. Questo può essere qualsiasi cosa che conti per ciascuno di noi, come un’altra persona importante, la carriera o persino l’immagine di se stessi. Se hai un modello o qualcuno che non vuoi deludere, questo può essere un grande fattore motivazionale. Ad esempio, se sei un papà, potresti voler essere una persona migliore per i tuoi figli. 

Perdere le cose che contano

Alcune persone non prendono sul serio la loro condizione finché non vengono affrontate, sfidate dalla propria dipendenza. Un coniuge può parlare di divorzio o un capo può accennare al licenziamento. Mentre minacce e ultimatum possono portare a un recupero meno efficace, la prospettiva di perdere le cose che contano può rappresentare per alcune persone un efficace campanello d’allarme. Se sei un familiare o un amico di un tossicodipendente e stai pensando di lanciare ultimatum, cerca di evitare le minacce, soprattutto perché potrebbero ritorcersi contro. I sentimenti di vergogna e colpa raramente motivano una persona dipendente a riprendersi. Cerca invece di convincere la persona a farsi curare alle proprie condizioni. Invece di “Sto chiedendo il divorzio a meno che tu non smetta di bere”, spiega le potenziali conseguenze. Prova: “Il tuo bere influisce sul mio benessere e sullo sviluppo dei nostri figli. Prenderesti in considerazione l’idea di chiedere aiuto? ” 

Supporto

Molte persone con dipendenza hanno una bassa autostima o non sono contente di alcuni aspetti della loro vita. Se ti senti insoddisfatto della tua vita, una dimostrazione inaspettata di sostegno potrebbe essere proprio ciò di cui avevi bisogno per dare avvio ad un trattamento. Potresti essere sorpreso dal fatto che la tua famiglia o il tuo amico voglia che tu stia meglio per il tuo bene e dovresti essere aperto ad accettare l’aiuto quando ti viene offerto. Un ambiente familiare favorevole può essere una delle basi più solide per un recupero duraturo. 

La promessa di un nuovo futuro

In determinate situazioni, potresti essere motivato da un evento della vita inaspettato. Un cambiamento improvviso che può potenzialmente trasformare la tua vita in meglio può essere fonte di ispirazione. Ad esempio, potresti avere un figlio in arrivo o potresti essere stato accettato nell’università dei tuoi sogni. 

Situazioni spaventose

È vero anche il contrario. Potresti trovarti di fronte a un improvviso richiamo a causa della tua dipendenza. Ad esempio, potresti aver subito un’overdose, avere avuto un problema con la legge o aver perso molti soldi. 

Un evento tragico

Le chiamate possono avvenire anche su scala più ampia. La morte di un genitore potrebbe farti ripensare alla tua vita come pure la diagnosi di un cancro ai polmoni dopo aver fumato per decenni. Forse le tue azioni hanno avuto un impatto. Puoi decidere di cambiare dopo un evento che ti porta chiarezza sulla tua dipendenza. 

Toccare il fondo

Le tragedie piccole o grandi possono aiutare le persone a rendersi conto di essere nei guai, o il senso di colpa che ne deriva può motivarle a cambiare. Tuttavia, non è sempre così. In molte situazioni, lo stress o il senso di colpa sono solo temporanei e si torna rapidamente alle vecchie abitudini. Toccare il fondo identifica un preciso momento in cui ti rendi conto che non puoi scendere più in basso e non c’è dubbio che qualcosa debba cambiare. La soglia è diversa per ogni persona, per alcuni potrebbe essere sufficiente provare un’overdose una sola volta per determinarsi a cambiare e non per altri, ma la sensazione di aver raggiunto il limite è chiara e riconoscibile.

Perché le persone si demotivano?

Ci sono molte ragioni che possono demotivare una persona dipendente e fargli abbandonare il percorso di recupero intrapreso. E’ quindi importante conoscere e saper riconoscere le insidie più frequenti ​​che potrebbero presentarsi. 

Alte aspettative

Avere aspettative irrealisticamente elevate sul trattamento può portare a una perdita quasi immediata della motivazione. Pensare di aver bisogno solo di disintossicarsi per aver finito quando è solo il primo passo, scoprire che il trattamento è più impegnativo o richiede più tempo di quanto si pensasse. In questi casi, potrebbe essere forte la tentazione di arrendersi. 

Rabbia ed emozioni

Intraprendere la terapia può far riaffiorare problemi del passato e costringere la persona ad affrontare i suoi problemi di fondo, il che non è facile per nessuno. Questo potrebbe far arrabbiare con se stessi o con gli altri intorno a se. Intense emozioni possono indurre a rinunciare al percorso di cura e far ritorno alla propria dipendenza. 

Scarsa preparazione

Se non sei adeguatamente attrezzato per vivere una vita sobria dopo il trattamento, specie se di tipo residenziale, puoi facilmente ricadere in cattive abitudini. Questo è il motivo per cui l’assistenza continua è così importante. Prima di concludere la terapia e tornare alla tua vita normale, devi essere pronto ad affrontare le situazioni stressanti. Ad esempio, cosa succede se vai a una festa dove tutti bevono o se ti devi confrontare con la tua famiglia. 

Ricaduta

Molte persone associano la ricaduta al fallimento: questo non è vero. La ricaduta emotiva o mentale è abbastanza comune e si verifica quando si romanticizza il proprio comportamento passato dimenticando tutte le conseguenze negative che ne sono derivate. La ricaduta può essere anche materiale e far dubitare del motivo che ti ha spinto a migliorare all’inizio del percorso. La ricaduta è un fatto intrinseco della dipendenza: tutte le buone ragioni che motivano una persona dipendente a riprendersi potrebbero non essere sufficienti. Ma non bisogna aver paura: la ricaduta fa parte del percorso di miglioramento e può effettivamente rafforzare il recupero a lungo termine. Sotto questa luce, la ricaduta può addirittura risultare motivante per alcuni, ispirando ad impegnarsi e sforzarsi di più. 

Suggerimenti per motivare una persona dipendente a curarsi

Può essere difficile trovare e mantenere la motivazione durante il percorso di recupero, ma è fondamentale nel lungo termine. Ecco alcuni suggerimenti per aiutare se stessi o qualcuno che si ama a trovare la giusta motivazione: 

  1. Elenca i pro e i contro. Un fattore motivante chiave è ricordare sempre che i danni di una dipendenza sono sempre superiori ai benefici. Pertanto, prenditi il ​​tempo per fare un elenco di tutti i pro e i contro del tuo caso. 
  2. Incontra altre persone. Partecipa ad incontri, leggi storie sulla dipendenza e il recupero o trova l’ispirazione in citazioni alte. Questi comportamenti possono servire da stimolo per coloro che non hanno ancora deciso di curarsi e come monito a non tornare indietro per coloro che sono in recupero. 
  3. Chiedi aiuto. Il supporto di altre figure può essere un importante fattore motivante per alcune persone. Se hai bisogno di aiuto, i tuoi amici e la tua famiglia ti possono aiutare a trovare la forza di cui hai bisogno per stare meglio. Trovare il giusto supporto ti aiuterà anche a credere maggiormente in te stesso. 
  4. Immagina un futuro migliore. Stabilisci degli obiettivi e pensa a come sarà la tua vita una volta che avrai smesso. Magari con i soldi risparmiati in droghe potresti viaggiare per il mondo. Avere obiettivi sia a breve che a lungo termine può aiutare a non essere sopraffatti. 

Trovare la motivazione dopo il trattamento

La motivazione è altrettanto importante per coloro che hanno completato il percorso di cura. Per mantenere una prospettiva positiva, è importante ricordarsi di celebrare i piccoli risultati e non dimenticare perché si è deciso di intraprendere la terapia in primo luogo. 

Il recupero è un viaggio a lungo termine e richiede tempo e impegno. Ecco perché è necessario celebrare i piccoli successi. Nel tempo, vedrai quanto lontano sei arrivato e questo ti motiverà ad andare avanti. 

Ricorda sempre a te stesso cosa ti ha motivato a iniziare il trattamento. Ricorda i tuoi sogni, i tuoi fallimenti, le tue paure e conserva gli oggetti più significativi come memoria del tuo percorso. Se hai un modello o una persona che non vuoi deludere, tieni sempre con te una loro foto. Se la tua motivazione è vedere il mondo, iscriviti a una newsletter di viaggio o inizia a pianificare una vacanza una volta raggiunto il tuo obiettivo. 

Soprattutto, indipendentemente da ciò che ti ha portato al trattamento il primo giorno, trova un motivo per farlo per il tuo benessere. Alla fine della giornata, nessuno influisce sulla tua vita più di te stesso.

Riprendi il controllo della tua vita,

libero dalla dipendenza.

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