La dipendenza è il risultato di numerosi fattori che si rinforzano o neutralizzano a vicenda, molteplici vicende reali, dati da identificare e aspetti che a volte sono fortuiti.

È necessario abituarsi a pensare in modo complessivo evitando semplificazioni, in modo da favorire la comprensione profonda dei problemi, per gestirli in modo utile alla persona.

Importante anche la comprensione delle cause che mantengono attiva ( e non solo le cause ) una dipendenza  e che operano una trasformazione della persona.

Perché anche quando danneggia la vita personale non si riesce a smettere?

È quindi fondamentale ricondurre i fattori in gioco nello sviluppo della dipendenza a tre grandi aree:

  • le caratteristiche della persona
  • le caratteristiche di ciò da cui si dipende cioè l’oggetto della dipendenza (  da sostanze ma anche comportamentale)
  • l’ambiente

Le caratteristiche della persona riguardano elementi di carattere biologico ma anche psicologico

Per avere una dipendenza da sostanze bisogna avere le strutture necessarie per recepire lo stimolo della sostanza.

Si parla infatti anche  di “non responders”, cioè soggetti che non provano nessun effetto quando la assumono.  Sono circa il 20% degli sperimentatori e sono quindi protetti dalla dipendenza da quella specifica sostanza.

Ci sono inoltre  fattori biologici legati all’ereditarietà: problemi di dipendenza o psichiatrici in famiglia aumentano la possibilità. Questi sono probabilistici quindi incidono solo sull’aumento di rischio della dipendenza.

Il piano psicologico riguarda invece la propensione a sperimentare cose nuove e la disponibilità a rischiare. Questo fattore può essere alimentato da:

  • sentimenti negativi (sto male, provo a vedere se sto meglio oppure sono arrabbiato e mi ribello) o da
  • sentimenti positivi (provo una cosa nuova)

Influiscono anche credenze e convinzioni come: lo fanno tutti e si divertono, è normale, provo per curiosità ma poi smetto.

La curiosità fisiologica e sana dell’adolescente che immagina il suo futuro o l opporsi al mondo degli adulti come protesta per affrancarsene e trovare un nuovo modo di essere vengono quindi orientate da circostanze ambientali.

Anche situazioni di disagi psichici o maltrattamenti, abusi, traumi, eventi drammatici, conflitti rendono la persona più vulnerabile anche sul piano della ricerca dell’effetto consolatorio e confortante di una modulazione e gestione del proprio stato d’animo.

Stati emotivi diversi possono ricondurre alla stessa ricerca e assunzione della sostanza quindi è necessario conoscere in modo profondo e con dedizione lo specifico modo di essere e di pensare di un singolo individuo: non c’è un modo di essere dipendenti che sia uguale all’altro!

L’oggetto della dipendenza

Perche’ uno stimolo sia fonte di eccitazione (sostanza ma anche gioco d’azzardo ad esempio) e produca dipendenza, deve stimolare il rilascio di dopamina in una parte del cervello cioè il Nucleo Accumbens. Il rilascio di questo ormone ha una serie di effetti fisici e psichici, che strutturano la dipendenza.

La sensazione che una sostanza possa cambiare i propri stati d’animo e il proprio organismo può legare profondamente la persona all’ oggetto della dipendenza perché da l’illusione di aver trovato un controllo, una regolazione di se stessi. Un tentativo di manipolare la propria emotività, superando gli stati negativi, per ottenere immediatamente senso di sollievo e di soddisfazione senza avere bisogno di altro.

Anche gli effetti biochimici di una sostanza non sono assoluti ma dipendono dalla costituzione biologica di una persona infatti  la risposta è individuale.

Anche altri fattori incidono significativamente: le aspettative, le credenze, le proprie rappresentazioni, le anticipazioni e le suggestioni (effetto placebo).

Le attese precostituite possono potenziare gli effetti della droga ed estenderli ad altri significati. Ad esempio il legame con le sigarette per un adolescente ha valore comunicativo e simbolico e significa a volte sentirsi grande, con un senso euforizzante. 

L’ambiente

L’ambiente dove avviene l’interazione tra soggetto e oggetto della dipendenza ha un ruolo attivo.

Il clima familiare e l’ambiente esterno possono rassicurare o trascurare e quindi favorire o meno il legame con la sostanza.

Ogni individuo ha necessità di sicurezza e calore per mantenere il suo equilibrio e le droghe possono riprodurre quella sensazione, diventando uno spazio affettivo ILLUSORIO e colmando il vuoto.

Il gruppo degli amici e la cura attenta dei genitori e degli educatori hanno un ruolo fondamentale per gli adolescenti.

La società attuale inoltre, come molti autori hanno approfondito, ha una visione della vita molto vicina a quella tossicomanica: il successo misurato dal valore economico, l’insuccesso come colpa personale, le possibilità di affermarsi, l’aggressività collettiva.

Accontentarsi sembra togliere valore alla vita.

Allo stesso tempo si richiede il massimo dei risultati senza sforzo, senza competenze e immediatamente. 

Pressione sociale, bolle speculative, ascesa e declino di star e influencer costituiscono un terreno fertile per l’alienazione dei rapporti interpersonali autentici e per il ricorso a sostanze.

L’attuale pandemia aumenta l’incertezza e la paura del futuro: non è facile pensare ad un progetto di vita “sano”, in queste condizioni.

Il nostro mondo ha interessi enormi e le sostanze sono un settore potentissimo a livello di produzione, smistamento e diffusione capillare.

Le droghe sono disponibili, costano poco e possono essere reperite facilmente.

I profitti sono tali che vengono sfidate leggi e norme.

Questa situazione, unita agli altri fattori, rende concretamente possibile la dipendenza.

Il microambiente può in effetti compensare le inadeguatezze del macro ambiente ma senza una matrice sociale generale il suo supporto diventa molto complesso e incompleto .

Ieud si avvale di un team multispecialistico (nel campo della medicina interna, psicologia, psichiatria, tossicologia, terapisti della riabilitazione psichiatrica) per avere più punti di supporto sulla situazione individuale e strumenti diagnostici specializzati e all’avanguardia.

L’equipe lavora in modo integrato e si consulta continuativamente per confrontarsi rispetto al paziente e accompagnarlo scegliendo il migliore intervento su misura.

La compresenza di eventuali complicanze psichiatriche, psicologiche o internistiche viene valutata accuratamente, così come la storia personale, per comprendere  in modo approfondito lo stile di vita e il funzionamento psichico dell’utente dei nostri servizi/ del nostro centro/ del centro.

L’iter di cura prende forma per gradi progressivi, accompagnati sempre da verifica tra equipe e paziente. In questi momenti ci si confronta rispetto alla fase raggiunta, vengono ancora più customizzati gli interventi e si concordano gli step successivi, al passo con il respiro/ le necessità intrinseche  del cliente.

Riprendi il controllo della tua vita,

libero dalla dipendenza.

I nostri servizi sono adesso disponibili anche online