La situazione eccezionale che stiamo vivendo, con l’Italia intera bloccata allo scopo di ridurre il contagio da COVID-19 (il virus Corona), ha una serie di conseguenze sulla vita delle persone. Tra queste, due elementi sono di particolare interesse per chi si occupa di dipendenze: lo stress per la paura del contagio e quello per la restrizione dei movimenti.

Quali sono gli effetti della paura da Coronavirus?

Il Corona fa paura, e la paura più seria è quella di ammalarsi e di non trovare posto in ospedale, dato che sono già strapieni. Ma molte persone reagiscono e si danno da fare per organizzare raccolte fondi per finanziare presidi ospedalieri. Che effetto ha, in questo caso, la paura? Un effetto positivo, perché si attivano energie che diversamente non si sarebbero sviluppate; energie utili, perché il sistema sanitario diventa più forte, meglio organizzato e meglio attrezzato.

Lo stress non è né buono né cattivo: è un surplus di energia che viene naturalmente prodotta dall’organismo, attivando il sistema neuroendocrino, che serve per cercare di superare situazioni eccezionali. Come tutte le fonti di energia, può essere trasformata in molti modi.

Lo stress per la limitazione dei movimenti e delle attività, può suscitare il desiderio di trasgredire (gli italiani sono famosi per questo, basta vedere alcuni episodi di cronaca di questi giorni);
può alimentare senso di:

  • claustrofobia
  • depressione
  • noia

Sappiamo quanto questi stati emotivi siano critici per chi ha una dipendenza: aumentano la tensione interna e il desiderio di scaricarla, ripetendo un comportamento patologico ma che sul momento sembra un sollievo. Ma questo stress può essere un’energia in più per cercare di reagire in modo intelligente alla limitazione forzata, sfruttando l’opportunità per provare a gestire meglio qualcosa che, come la dipendenza, farà riemergere tutte le sue problematiche appena finita l’emergenza.

Come ottenere supporto terapeutico senza muoversi da casa?

Vale la pena di cogliere questa opportunità con creatività e intelligenza, approfittando della possibilità di utilizzare il supporto di un team terapeutico senza muoversi da casa: IEuD offre professionisti esperti nell’addiction abituati a interagire con pazienti molto impegnati o che non riescono a raggiungerci tramite appositi strumenti digitali.

Queste modalità veicolano la terapia senza veicolare il virus e permettono, in una fase di inattività forzata, di fare invece qualcosa di molto importante.
Vale la pena pensarci, con intelligenza e cuore, ed entrare in contatto con IEuD per uscire dalla crisi migliori e più forti.

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