Il nuovo codice della strada che potrebbe essere varato già ad agosto introduce nuove misure per prevenire la guida sotto l’effetto di cannabis. In Italia, ad oggi, la legge vieta di guidare un veicolo se la capacità di farlo è compromessa dal consumo di cannabis: condizione che si accerta sia attraverso la positività all’uso della sostanza sia attraverso l’accertamento dello stato di alterazione psicofisica.
Nuove norme per la guida e assunzione di cannabis: cosa cambia
Con l’introduzione del nuovo codice, la positività al THC, rilevata attraverso il test salivare, è sufficiente per sanzionare il conducente; non è quindi più necessario rilevare l’eventuale alterazione psicofisica del conducente. Questo cambiamento non rende più necessaria la presenza di personale medico ai fini dell’accertamento.
THC ed effetti sulla guida: un focus sulle implicazioni
Il THC, il principio attivo della cannabis che ha i più alti effetti psicotropi, può provocare confusione mentale e alterazioni cognitive e sensoriali; condizioni che possono compromettere l’attenzione alla guida.
Cannabis medica: un focus sulle implicazioni
L’assunzione di cannabis a scopo terapeutico e quindi assolutamente legale, pone questioni complesse. La sensibilità del test salivare consente infatti di rilevare la sostanza anche giorni dopo l’assunzione e quindi i pazienti in terapia potrebbero risultare positivi ad eventuale accertamento anche in assenza di alterazione effettiva. Al momento il nuovo codice sembra ancora non aver chiarito come affrontare queste situazioni.
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La redazione