Estate fa rima con aperitivi al tramonto, feste in spiaggia, grigliate tra amici. Le giornate si allungano, le temperature salgono, si dorme meno e la voglia di stare fuori casa cresce. È il momento dei festival, delle vacanze con gli amici, delle serate improvvisate che iniziano con “solo un drink” e finiscono all’alba. In questo scenario, bere alcol diventa spesso parte del contesto sociale, un’abitudine che accompagna il divertimento.
Bere un cocktail, una birra o un bicchiere di vino non è un problema in sé. Ma proprio perché durante l’estate le occasioni si moltiplicano, è importante sapere come farlo in modo consapevole e responsabile, senza correre rischi inutili. L’intossicazione da alcol è una realtà sottovalutata, ma che può rovinare serate, vacanze e perfino mettere a rischio la salute, soprattutto quando si beve senza conoscere i propri limiti o si combinano sostanze in modo inconsapevole.
Cos’è davvero l’intossicazione da alcol?
L’intossicazione da alcol, conosciuta anche come ebbrezza alcolica acuta, si verifica quando la concentrazione di alcol nel sangue – indicata con l’acronimo BAC (Blood Alcohol Concentration) – supera la capacità dell’organismo di metabolizzarlo in sicurezza. In parole semplici: bevi più velocemente di quanto il tuo fegato riesca a smaltire, e l’alcol si accumula nel corpo, iniziando a interferire con funzioni vitali.
Il primo segnale? La perdita del controllo. Si parte con euforia, ridotta inibizione e un senso di leggerezza, ma presto possono comparire difficoltà nel parlare, alterazioni della vista, nausea, e nei casi più seri, vomito, perdita di coscienza, ipotermia e persino coma etilico. L’intossicazione non è solo una “sbronza forte”: è una condizione clinica che può richiedere assistenza medica urgente.
E no, non serve ingurgitare una bottiglia intera di superalcolico per arrivarci. A volte bastano due o tre drink in rapida successione, magari a stomaco vuoto o in condizioni fisiche sfavorevoli (come se si è molto stanchi o disidratati). Altri fattori che influiscono includono:
- Età e sesso
- Peso corporeo
- Presenza di farmaci o droghe
- Genetica e velocità del metabolismo
È importante sapere che anche chi si sente “resistente” all’alcol può subire un’intossicazione. Non si tratta di debolezza, ma di come il corpo reagisce chimicamente.
I segnali da non ignorare
Riconoscere i sintomi dell’intossicazione può evitare situazioni spiacevoli o pericolose:
- Nausea, vomito persistente
- Confusione mentale
- Difficoltà motorie (inciampare, barcollare)
- Visione offuscata
- Respirazione lenta o irregolare
- Pelle fredda e pallida
- Svenimenti
9 consigli per ridurre il rischio di intossicazione da alcol
Non si tratta di rinunciare, ma di capire come gestirlo. Ecco 9 dritte (seriamente utili) per non ritrovarsi nei guai.
- Non mischiare alcol e bevande gasate
L’anidride carbonica accelera l’assorbimento dell’alcol. Se bevi vodka con Red Bull o gin con acqua tonica, l’alcol entra più rapidamente nel sangue. Risultato? Ti sbronzi più in fretta, senza accorgertene.
- Mangia qualcosa prima di bere
Mai bere a stomaco vuoto. Il cibo rallenta l’assorbimento dell’alcol. Meglio ancora se è un pasto completo e non solo due patatine.
- Bevi acqua tra un drink e l’altro
L’alcol disidrata, e parecchio. Alterna un bicchiere d’acqua a ogni drink per evitare mal di testa e abbassare la probabilità di una sbornia pesante.
- Niente Energy Drink insieme all’alcol
Energy drink e alcol insieme ingannano il corpo. Ti senti sveglio, ma sei comunque sotto l’effetto dell’alcol. Il rischio? Fare scelte pericolose pensando di essere lucido.
- Pillola e ciclo: attenzione al tasso alcolico
Alcuni anticoncezionali e il periodo premestruale aumentano il tasso alcolico. Le ragazze possono sentirne l’effetto prima, anche bevendo le stesse quantità degli amici.
- Se dormi poco, bevi meno
Il corpo stanco reagisce peggio all’alcol. Dopo una notte in bianco, un cocktail può farti sentire più ubriaco del solito. Dormire è una forma di prevenzione.
- Niente alcol e marijuana insieme
La marijuana riduce la nausea, quindi il corpo può non “attivare” il vomito come risposta protettiva. Questo porta a bere di più, senza rendersi conto del rischio.
- Alcol e cocaina: un mix davvero tossico
Mescolare cocaina e alcol crea una sostanza chiamata cocaetilene: molto pericolosa per cuore e fegato. Aumenta l’aggressività e rende difficile prendere decisioni razionali.
- Occhio ai farmaci: mai mescolarli con l’alcol
Mai assumere alcol con farmaci, anche quelli da banco come paracetamolo o ibuprofene. Le interazioni possono essere gravi per il fegato e lo stomaco.
Quanto è troppo? Imparare a conoscere i propri limiti
Tutti abbiamo una soglia diversa di tolleranza all’alcol. Dipende da tanti fattori: età, peso, genetica, metabolismo, alimentazione, ciclo mestruale, quantità di sonno. Per questo motivo non esiste un numero “giusto” di drink per tutti. Il segreto è imparare ad ascoltare il proprio corpo e a non farsi condizionare dalla pressione del gruppo.
Un buon punto di partenza? Non superare una unità alcolica all’ora (es. una birra piccola o un bicchiere di vino). E se senti che ti stai sballando troppo in fretta, è il momento di fermarti e bere acqua.
Evitare l’intossicazione alcolica? Bere consapevolmente senza rinunciare al divertimento
Sì, divertirsi è possibile anche senza ubriacarsi. E no, non è roba da “sfigati”. Ecco alcune dritte per chi vuole stare bene senza esagerare:
- Cocktail analcolici (i famosi mocktail): gustosi e alla moda
- Birre analcoliche: ormai ne esistono tantissime e sono buone davvero
- Alternare alcol e acqua: migliora l’umore e allunga la serata
- Ballare, parlare, socializzare: non serve bere per sciogliersi
Il divertimento vero non sta nei bicchieri, ma nelle persone con cui sei e nei ricordi che vi create insieme.
Quando è il momento di chiedere aiuto
Se l’alcol diventa una necessità, un’abitudine perennemente presente nelle tue serate, o se ti ritrovi a perdere il controllo più spesso di quanto vorresti, parlarne con qualcuno è il primo passo. Non c’è niente di sbagliato nel chiedere aiuto.
Se pensi di avere un problema con l’alcol, scrivici o chiamaci, i nostri professionisti sono a disposizione.
Domande frequenti sull’intossicazione da alcol
- Quanto tempo ci mette il corpo a smaltire l’alcol?
In media, il fegato smaltisce una unità alcolica all’ora. Ma varia in base a metabolismo, peso e altri fattori. - È vero che il caffè “sveglia” dopo che hai bevuto?
No. Il caffè ti rende solo più agitato. Non riduce il tasso alcolemico né migliora la lucidità. - Vomitare aiuta a smaltire prima l’alcol?
Può dare sollievo temporaneo, ma non elimina l’alcol già assorbito nel sangue. - Le donne reggono meno l’alcol rispetto agli uomini?
In media sì, per via di differenze ormonali e di massa corporea. Ma ogni persona è diversa. - Si può morire di intossicazione da alcol?
Sì. Una forte intossicazione può causare coma etilico, arresto respiratorio o cardiaco. - Meglio bere poco ogni sera o tanto solo nel weekend?
Nessuna delle due è ideale. Ma bere tanto tutto in una volta (binge drinking) è molto più rischioso per il corpo.
Conclusione
Godersi un drink è un piacere. Ma trasformarlo in un’abitudine distruttiva o in un gioco pericoloso non ha nulla di “figo”. Non c’è bisogno di sballarsi per sentirsi parte del gruppo. E sapere come funziona l’alcol nel corpo è già un modo per prendere in mano le redini della propria serata, e della propria salute.
La Redazione
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