Il campo delle dipendenze è caratterizzato dalla complessità e richiede pazienza e umiltà intellettuale per lasciarsi avvicinare. Comprendere la dipendenza e ancora di più una persona con problemi di dipendenza rende necessario distaccarsi dalla propria logica per aprirsi ad altre visioni e ad altri modi di sentire.  Ogni volta che si assume un singolo punto di vista (medico, psicologico, morale, sociologico, educativo) la realtà della dipendenza mette di fronte a quanto siano importanti gli altri punti di vista: si rimane disorientati, con la sensazione di non capire il perché della dipendenza. Ma siccome abbiamo bisogno di certezze, ci si accontenta di una visione parziale: nascono così le ideologie, le scorciatoie che riducono ciò che è complesso a semplice e che oscurano la possibilità di conoscere meglio la realtà. Sulla dipendenza sono molto forti dei punti di vista rassicuranti quanto insufficienti. Il problema pratico è che un atteggiamento riduttivo produce cattive terapie: semplificare permette di illudersi di avere controllo sulla realtà, ma di fatto compromette la possibilità di gestirla in modo efficace e di ottenere validi risultati nella cura. Maneggiare la complessità pone difficoltà che si riflettono nel linguaggio usato per parlare della dipendenza. Sono molti i termini utilizzati e spesso hanno significati variabili a seconda di chi li usa. Vediamo di approfondire il significato di alcune parole chiave, cercando così di ragionare un po’