Il nuovo Codice della Strada, appena entrato in vigore, introduce misure più stringenti per contrastare la guida sotto l’effetto di alcol e droghe. L’obiettivo è chiaro: garantire maggiore sicurezza sulle strade. Tuttavia, dal punto di vista delle dipendenze patologiche, emerge un quadro più complesso che merita un approfondimento. Lo IEuD, centro specializzato nella cura delle dipendenze, offre una prospettiva sulle implicazioni di questa normativa.

Guida e dipendenze: quando la legge non basta

Le modifiche normative rappresentano passi importanti. Tuttavia, per le persone che soffrono di dipendenze, rispettare queste leggi può risultare particolarmente difficile. La dipendenza, infatti, non è una scelta razionale, ma una condizione patologica che influisce sulla capacità decisionale e comportamentale.

Attualmente, il sistema sanitario nazionale fatica a garantire un accesso tempestivo e adeguato ai percorsi di trattamento. Questa carenza di supporto rende più probabile che chi è affetto da dipendenze possa trasgredire le normative, anche se consapevole delle conseguenze. Come sottolineato dallo IEuD, per ottenere risultati concreti nella prevenzione, è necessario combinare misure legislative con un impegno significativo nel trattamento delle dipendenze.

L’introduzione dell’alcolock: un supporto preventivo e terapeutico

Tra le novità più rilevanti del nuovo codice, spicca l’introduzione dell’alcolock. Questo dispositivo, già adottato con successo in altri Paesi europei, impedisce l’accensione del motore se il tasso alcolemico del guidatore supera lo zero.

Secondo dati del Center for Disease Control and Prevention, l’alcolock ha ridotto del 70% i casi di recidiva per guida in stato di ebbrezza. Per le persone in cura per dipendenze, potrebbe rappresentare non solo un obbligo, ma anche un valido supporto nel percorso di trattamento, fungendo da deterrente e da strumento educativo. Lo IEuD sottolinea l’importanza di integrare l’uso di tali tecnologie con percorsi di riabilitazione personalizzati, per garantire un’efficace prevenzione a lungo termine.

Nuove norme su droghe: implicazioni e criticità

Il nuovo codice introduce anche modifiche per il rilevamento dell’assunzione di droghe come cocaina e cannabis. La positività al test salivare sarà sufficiente per sanzionare il conducente, senza necessità di accertare lo stato di alterazione psicofisica. Se da un lato questa semplificazione può velocizzare i controlli, dall’altro pone questioni etiche e pratiche, soprattutto per chi assume cannabis a scopo terapeutico.

Come evidenziato dallo IEuD in un recente articolo, la cocaina è un potente stimolante del sistema nervoso centrale che agisce molto rapidamente, provocando un immediato senso di euforia, eccitazione, percezione di forza e onnipotenza. Questo stato si accompagna generalmente a un’accelerazione del pensiero e della parola, aumento dell’attività motoria e del battito cardiaco, dilatazione delle pupille e riduzione della capacità di giudizio. Esaurito l’effetto della sostanza, possono presentarsi down depressivo, vertigini, cefalea e offuscamento della vista. Tutti effetti che possono compromettere la capacità di guida di un veicolo.

Una prospettiva per il futuro

Per contrastare in modo efficace la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, il nuovo codice della strada rappresenta un passo avanti. Tuttavia, affinché queste norme siano realmente efficaci, è fondamentale accompagnarle con un supporto istituzionale più solido per il trattamento delle dipendenze. Lo IEuD invita a considerare l’alcolock e le nuove misure non solo come strumenti repressivi, ma anche come opportunità per sensibilizzare e guidare chi soffre di dipendenze verso percorsi di recupero.

Chi è IEuD

Fondato nel 2016, IEuD (Istituto Europeo Dipendenze) è un network specializzato per il trattamento a livello ambulatoriale delle dipendenze patologiche da sostanza (alcol, cocaina, farmaci, cannabis) e comportamentali (sesso, pornografia, gioco d’azzardo, dipendenze affettive) con sede a Milano e presente in altre città italiane, fra cui Roma, Torino, Napoli, Firenze, Bologna, Parma, Catania, Como e Rimini.